Nel 2024, l'efficienza è la chiave per rimanere competitivi.

Nel mondo digitale, automatizzare processi senza la necessità di scrivere codice è diventato un imperativo per le imprese che vogliono innovare rapidamente e agilmente.
La risposta a questa esigenza è rappresentata dall'utilizzo delle automazioni nei processi di lavoro; queste sono un elemento essenziale per gestire complessità e velocità.

Oggi, parliamo di due giganti dell'automazione: Make e Zapier.

Due strumenti che incarnano l'essenza della semplicità e della potenza, consentendo sia ai principianti che agli esperti di creare flussi di lavoro automatizzati senza barriere di conoscenza tecnica.

Ma quale dei due è più indicato per i tuoi progetti?

In realtà, come in ogni confronto la risposta è "Dipende"; In questo articolo approfondiremo i pro e contro di ciascuno dei due (secondo la nostra esperienza d’uso), così da aiutarti ad avere un’idea più chiara su quale dei due possa essere più adatto alle tue esigenze. 

Per semplificare il lavoro, utilizzeremo i termini di paragone più frequenti tra questi due strumenti per aiutarti a trovare quello che più si addice alle tue esigenze, eccoti una lista:

- Facilità di apprendimento
- Numero di integrazioni
- Complessità delle automazioni prodotte
- Costo del servizio

☝️ Importante:

Prima di addentrarci nel confronto però, è importante chiarire che Zapier e Make adottano terminologie differenti per descrivere le automazioni e le azioni. In particolare, Zapier si riferisce alle automazioni come "zap" e alle azioni come "task", mentre Make utilizza i termini "scenari" per le automazioni e "operazioni o moduli" per le azioni

Premessa fatta, cominciamo!

Facilità di apprendimento

Zapier ha un'interfaccia user friendly molto intuitiva e si avvale di un sistema di wizard inziale che fin da subito, accomagna gli utenti verso la creazione di un automazione (zaps) in pochi passi. In questo modo anche ai principianti riescono a costuire in breve tempo un’automazione basic funzionante.

Make ha un'interfaccia più "atipica" che somiglia molto a una mappa mentale, richiede per questo una learning curve maggiore; Difatti, nonostante fornisca un’abbondante collezione di template e una documentazione molto precisa, manca di una procedura guidata che aiuti all’appendimento del tipo “learn by doing”. Per questo motivo richiede sicuramente più effort da parte dei principianti che all’inizio potrebbero trovarsi un po’ in difficoltà.

Numero di integrazioni

Zapier offre una libreria composta da più di 5000 applicazioni con le quali interagire.

Make dal suo canto ne offre circa 1000.

Il numero di app con le quali gli strument interagiscono sembra essere totalmente a favore di Zapier, ma è bene approfondire un altro punto: 
Considerando la stessa applicazione con la quale interagire, i due strumenti offrono un numero diverso di azioni.

Ad esempio, diciamo che vuoi interagire con l'app di tracciamento del tempo, Toggl.

Zapier offre 24 azioni e trigger preimpostati disponibili, tra cui la creazione di un nuovo compito, l'avvio di un'attività di tracciamento del tempo, la creazione di un nuovo tag e altro ancora.

Make offre 35 opzioni disponibili, tra cui la possibilità di eliminare clienti, progetti e tag: queste eliminazioni non sono supportate in Zapier senza un workaround."

Di conseguenza anche se entrambi si integrano con i tool di cui hai bisogno, ti consigliamo di approfondire prima le specifiche azioni che ciascuno ti permette di fare.

Complessità delle automazioni

Entrambi gli strumenti permettono di creare automazioni più o meno complesse che rispondono a specifiche esigenze.
Quindi per non dilungarci troppo, tratteremo soltanto i casi d’uso più frequenti:

Trasformazione dei dati:

Entrambi gli strumenti offrono funzioni di trasformazione dei dati, ma Make è più pratico perché permette la trasformazione diretta all'interno dei campi tramite alcune funzioni, mentre Zapier richiede l'aggiunta di un'azione specifica.

Controllo del flusso (logica condizionale):

Entrambi gli strumenti consentono di creare automazioni con flussi di lavoro condizionali, ma Make è più pratico. L'editor di Zapier ha una struttura prevalentemente lineare, richiedendo lo strumento "Path" per automazioni complesse, che può essere macchinoso. Make, al contrario, ha un'interfaccia ottimizzata per la logica condizionale con lo strumento "router" e i filtri.

Gestione degli errori:

Make fornisce un robusto sistema di gestione degli errori con azioni dedicate, mentre Zapier non dispone di questa funzione.

Incorporamento di automazioni:

Zapier consente di creare snippet riutilizzabili di automazioni, i quali vengono chiamati "sub-zap", mentre Make non offre questa funzionalità.

Codice personalizzato:

Zapier permette di aggiungere codice JavaScript personalizzato, mentre Make non lo supporta ancora.

Webhook:

Entrambi gli strumenti consentono di impostare webhook come trigger, ma solo Make permette di impostare redirect in un'azione "webhook response".

Loop:

Entrambi gli strumenti supportano la creazione di loop di azioni, ma Make è più user-friendly perché non forza gli utenti a terminare l'automazione con il loop, a differenza di Zapier.

Connessione API:

Entrambi gli strumenti abilitano le connessioni API utilizzando l'azione "Webhooks by Zapier" per Zapier e il "modulo http" per Make.

Email:

Sia Zapier che Make permettono di automatizzare l'invio di email. Tuttavia, Zapier può fungere da provider di posta elettronica, mentre Make richiede un provider di terze parti.

Passaggio di dati tra automazioni:

Entrambi gli strumenti consentono il trasferimento di dati utilizzando l'azione "Storage by Zapier" per Zapier e il "Data store" per Make.

Costo

Zapier offre un piano gratuito che include 100 task al mese, 5 zap attivi e la creazione di zap con un solo trigger e un'azione. Tuttavia, questo piano non consente l'utilizzo di funzioni interne come i webhook o il controllo del flusso. Gli utenti possono fare l'upgrade a piani a pagamento a partire da 19€/mese per utilizzare più task, avere più zap attivi e accedere a tutte le funzioni interne.

Make, invece, offre un piano gratuito che permette di avere solo due automazioni attive, ma consente di eseguire 1000 operation al mese. Inoltre, Make permette l'accesso a tutte le sue funzionalità interne anche con il piano gratuito. Gli utenti possono scegliere di fare l'upgrade a piani a pagamento a partire da 9$/mese se desiderano più automazioni attive o altre funzionalità avanzate.

Conclusioni

Ma quindi è meglio Zapier o Make? Come in ogni confronto non c’è un vincitore assoluto, ma riassumendo quanto detto finora possiamo consigliarti di:

Scegliere Zapier se...

  • Sei alle prime armi con le automazione e vuoi provare alcuni casi d'uso comuni
  • Hai bisogno di creare integrazioni con app meno conosciute
  • Il limite nel piano gratuito è sufficiente per le tue esigenze

Scegliere Make se...

  • Vuoi una piattaforma di automazione online più economica
  • Desideri creare flussi di lavoro più complessi
  • Hai già una solida conoscenza delle automazioni

Se stai pensando di velocizzare i tuoi processi con l'aiuto delle automazioni, contattaci, saremo felici di aiutarti a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.